Quest’ inverno
l’ ho passato a pensare
al sorriso di colei che amo
e la neve si è fatta scarlatta nel tempo
come cerco ancora il giusto profilo
né ruvido né morbido di quella volta
sotto gli archi di ruggine porpora
dove le ossa singhiozzavano
e una bocca si impastava
ma il tuo sorriso scivolava
come la mia sciarpa senape
che non sta mai al suo posto
forse gonfia da sotto per le troppe parole che dico
che sputo come fango per la fretta
che cali il sole e scenda il freddo
che macchia di timido le guance
da cui il diavolo non si scolla
certo che prenderò il sentiero per cui
sento di rigetto il brutto pensiero
di essere figlio del tuo ego
e improvviso dietrofront
sento lo sgomento di essere solo
una fotografia un po’ sbiadita,
la mia ammirazione adesso
volge agli sguardi persi nei ristoranti
dove nell’ attesa scrivo
mentre tengo il mondo in una bottiglia.
Daniele Gennaioli